Giocatori real madrid e numeri maglie

18056460 434333280250735 7065538668437983574 o Non ponetevi più il quesito perché ci ha già pensato La Casaca, il portale web che si propone nel mondo del design con particolare riferimento al gioco del calcio. Non che Llull non fosse importante in quella squadra, anzi è stato assolutamente decisivo quando è tornato dal Panathinaikos in poi, ma in quella squadra si era perso il leader assoluto, il go to guy, e si percepiva nell’aria quel senso di disorientamento che ha qualsiasi squadra senza un punto di riferimento. Costanza, solidità psicologica e capacità di non farsi prendere dalle cattive influenze fuori dal campo sono solo alcune delle caratteristiche che non possono mancare in un grande campione. La sua grande debolezza è stata la vita fuori dal campo: sono state troppe le distrazioni ad allontanarlo dagli alti livelli con i quali si è espresso in gioventù. Grande protagonista con l’FC Steaua Bucureşti dal 1950 al 1963, vinse sei titoli nazionali e cinque Coppe di Romania, collezionando 22 presenze in nazionale. Giocatore straordinario e di grande imprevedibilità, ha sempre alternato prestazioni altisonanti con grandi debacle, spesso causate dal suo carattere controverso e il più delle volte scontroso; carattere che da sempre costituisce il suo avversario più ostico. Per la sua carriera sono state fatali la grande mancanza di disciplina dal punto di vista tattico e la scarsa capacità di finalizzare il gioco.

Con il passaggio allo stile Adidas, riconoscibile per vie delle tre iconiche strisce lungo le spalle della maglietta, il design è stato reso meno aggressivo dal colletto a girocollo e dai bordo manica. “E fa bene, non scherziamo, terza maglia real madrid si merita i soldi che chiede e di certo non meno di quelli che prende Messi! L’idea è stata quella di mantenere la linea proposta dalla Kappa, cercando di rendere meno marcato il contrasto; per fare questo sono stati utilizzate due tonalità di blu che rendono il dettaglio della zebra più conforme ed armonioso con tutto il resto. La terza divisa delle Merengues nella stagione 1996/97 è stata opera della Kelme e sicuramente una delle meno gradite, per via dell’accostamento bianco-viola che prendeva forma con una grafica un po’ troppo contorta. La mascotte dell’Atlético Madrid è Indy, un procione con la divisa biancorossa e la testa adornata da un copricapo tipico dei nativi d’America Apache, sempre biancorosso. Durante le trasferte tra il 1993 ed il 1995, la squadra più titolata di Germania ha potuto fare sfoggio della sua divisa gialla e arricchita con dettagli nero-verdi per ricordare la seconda bandiera della Baviera.

L’8 dicembre 2004, in occasione della partita della fase a gironi di UEFA Champions League sul terreno del Maccabi Tel Aviv, la squadra è scesa in campo senza sponsor di maglia a causa degli attriti tra Israele e il governo libico, all’epoca proprietario del jersey sponsor juventino Tamoil. La scarsa brillantezza per continuità di rendimento nel corso della sua carriera si è rivelata una causa decisiva. Approdato alla Roma nel 2007, ha iniziato pian piano a calare di rendimento anche a causa dell’abuso di fumo e alcolici. E, di questi, alcuni sono molto ambiti: Mandorlini piace a diversi team, Pederzoli dovrebbe andare in Laguna, Cattaneo pare anche lui nel mirino di alcuni club di B (Cittadella?). Nel corso della carriera non è riuscito a rendere con adeguata costanza, motivo per il quale non si è preso delle grandi soddisfazioni con le squadre di club in cui ha militato. Nato come trequartista, Anderson è stato arretrato dal tecnico inglese ad interno di centrocampo senza però ottenere grandi risultati. Dotato di una tecnica e di una forza fisica fuori dal comune, si è affermato a livello internazionale con la maglia dell’Inter diventando il più prolifico marcatore in Champions League con i nerazzurri (18 gol).

Nella stagione 2009-2010 porta in sesta posizione il Getafe, miglior piazzamento della storia che gli vale l’accesso all’Europa League. La stagione sportiva si apre con la Supercoppa europea, dove i Blancos affrontano i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, detentori dell’Europa League. Nel 2012 partecipa come concorrente, in coppia con Natalia Titova, all’ottava stagione di Ballando con le stelle, il talent show di Rai 1 sul ballo condotto da Milly Carlucci con la partecipazione di Paolo Belli e si classifica al quinto posto. I troppi errori e la non assoluta solidità nel controllare il proprio reparto gli riservano di diritto un posto tra i più grandi talenti incompiuti del nostro calcio. Con questa sconfitta la squadra di Solari resta al quinto posto in classifica. Che resta però subito in 10 uomini: al 62′ Lucas Vazquez, già ammonito, commette un fallo sciocco ai danni di Merino, che gli costa il secondo cartellino giallo. Mai nessuno però ha potuto negare la validità di un’intesa capace di dare frutti preziosi per una riforma della legge elettorale e della Costituzione da scrivere nelle intenzioni con una maggioranza molto ampia.